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03 settembre 2015

Not Provided! La privacy in Google Analytics

Google Analytics e i dati nascosti

Google Analytics è lo strumento che permette al gestore di un sito di avere informazioni sugli utenti che visitano il suo portale; non solo il traffico generale e le visualizzazioni guadagnate ma anche informazioni precise sulla tipologia di utenza. Non tutto però si può sapere degli utenti in visita, per bloccare l’apprendimento di alcune informazioni è stato creato da Google Analytics il Not Provided!

La svolta è avvenuta nell’ottobre del 2011 quando è stato introdotto il Not Provided che vieta al proprietario di un sito di conoscere i termini di ricerca che hanno portato un utente nel sito; fino a quel momento si potevano conoscere le query che avevano guidato il visitatore verso il sito ma Google ha pensato di rispettare e tutelare la privacy degli utenti negando l’accesso a queste informazioni coprendole con un esplicativo “non fornito”!

Privacy e tracciabilità in Italia

Il not provided è arrivato nella versione di Analytics italiana nel 2013 e da quel momento niente dettagli sulle query di ricerca inserite dagli utenti nelle ricerche effettuate su Google e nemmeno attraverso Google Adwords; Il discorso è valido però solamente per gli utenti loggati in Google, dunque registrati con un profilo personale. Queste informazioni rientrano tra i contenuti che Analytics ha deciso di considerare privati.

Per i Seo la situazione è poco gradita, questi dati sono infatti importanti per:

• Capire cosa cerca l’utenza media che entra nel sito e permette di tarare i contenuti di conseguenza

• Conoscere le parole chiave cercate dall’utente e ottimizzare i contenuti inseriti in base alle keywords più cercate

Come sopperire al problema?

I dati nascosti sono dunque inacessibili ma ci sono altri dati, visibili in Analytics, che permettono di indovinare i termini di query o comunque possono darci un’idea dei termini cercati che hanno dirottato l’utenza nel nostro sito. Ad esempio è visibile il link di provenienza e la pagina di destinazione del nostro sito; inoltre in base al numero di visualizzazioni su una pagina piuttosto che un’altra, in base ai termini inseriti in Title, Metatitle, description, (le parti “sensibili” all’indicizzazione di Google) potete capire quali query hanno più successo rispetto ad altre ed ottimizzare di conseguenza le pagine del vostro sito.

Per consigli più approfonditi sull’uso di Analytics e sulle tecniche Seo contata i nostri esperti per mail (info@perazza.it) o chiamaci allo 0422.1789203.

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