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24 settembre 2024

Indicizzare un sito web: come fare

Indicizzare un sito web significa lavorare per fare in modo che le sue pagine e i suoi contenuti più significativi vengano rilevati dai motori di ricerca e, di conseguenza, dagli utenti.

In questo articolo approfondiremo cosa significa indicizzare un sito web, quali vantaggi offre una buona indicizzazione alle aziende che vogliono migliorare la propria presenza online e quali sono le principali tecniche utilizzate per raggiungerla.

Spiegheremo anche le differenze tra indicizzazione e posizionamento, due concetti spesso confusi, ma che hanno un diverso significato e un impatto differente sulle strategie di marketing digitale. Infine, vedremo le tecniche migliori per un’indicizzazione e un posizionamento efficaci, dando anche qualche consiglio pratico a riguardo.

 

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Indicizzare un sito web: cosa significa 

Quando parliamo di “indicizzare un sito web“facciamo riferimento al processo attraverso il quale i motori di ricerca, primo fra tutti Google, rilevano le pagine di un sito, le scansionano e le aggiungono al proprio indice.

Puoi pensare all’indice di Google come a un gigantesco database che cataloga tutte le pagine web conosciute. Una volta che una pagina è stata indicizzata, può essere visualizzata tra i risultati che Google mostra quando un utente effettua una ricerca online collegata ai contenuti presenti nel sito.

L’indicizzazione, in altri termini, è il primo passo affinché un sito e i suoi contenuti diventino visibili online. Come vedremo meglio nel prossimo paragrafo, l’indicizzazione ma non va confusa con il posizionamento, che riguarda invece il ranking più o meno buono delle pagine, ossia la posizione che esse occupano tra i risultati di ricerca.

Per far sì che il sito venga indicizzato, i motori di ricerca utilizzano sofisticati algoritmi sempre in evoluzione, che analizzano il contenuto, la struttura e altri elementi, come i link interni al sito e quelli verso siti esterni, per capire se la pagina è pertinente e di qualità rispetto alla ricerca dell’utente.

Il processo di indicizzazione inizia con una fase di “crawling” (scansione) in cui i crawler, noti anche come “spider” o “bot”, esplorano il web alla ricerca di nuove pagine. Se i bot trovano la tua pagina e ritengono che il contenuto sia rilevante, lo aggiungono all’indice di Google, rendendolo disponibile per essere mostrato tra i risultati di ricerca.

Un sito web ben indicizzato è un vantaggio competitivo significativo per un’azienda, in particolare per quelle che cercano di attrarre traffico organico che arriva da ricerche online al proprio sito web, magari un e-commerce dalla struttura articolata.

Ecco, allora, alcuni dei vantaggi di una buona indicizzazione:

  • Maggiore visibilità online: le pagine meglio indicizzate di un sito web possono essere trovate facilmente dagli utenti che cercano prodotti o servizi correlati all’attività dell’azienda. Per questo è importante agire per migliorare l’indicizzazione e soprattutto il posizionamento dei contenuti più strategiche, utilizzando ad esempio le tecniche di SEO – Search Engine Optimization.
  • Incremento del traffico organico: quando un sito è indicizzato, le sue pagine possono apparire nei risultati di ricerca senza la necessità di investire in pubblicità a pagamento, portando visitatori in modo naturale.
  • Miglioramento della brand awareness: un sito ben indicizzato può contribuire a far conoscere il marchio aziendale a un pubblico più ampio.
  • Maggiore autorità e fiducia: un sito che compare frequentemente nei risultati di ricerca acquisisce credibilità agli occhi degli utenti, aumentando la fiducia nei confronti dell’azienda.
  • Aumento delle opportunità di conversione: più visibilità e traffico organico significano anche più possibilità di trasformare i visitatori in clienti.

Per le aziende che vogliono essere presenti in modo efficace, l’indicizzazione dei contenuti sui motori di ricerca non può essere sottovalutata. Proprio per questo la nostra agenzia di comunicazione offre servizi di consulenza SEO mirati, per fare in modo che i site web delle imprese clienti siano indicizzati correttamente ma anche ottimizzati per ottenere i migliori risultati sui motori di ricerca. E qui, come dicevamo, entra in gioco il concetto di posizionamento.

Indicizzare o posizionare? Le differenze

Spesso i termini “indicizzare un sito web” e “posizionare un sito web” si utilizzano come sinonimi: in realtà, le due espressioni indicano due fasi diverse del processo di ottimizzazione dei contenuti per i motori di ricerca. Sebbene entrambe siano fondamentali per garantire la visibilità di un sito su Google è importante comprendere le loro distinzioni per poter pianificare una strategia SEO efficace.

Indicizzazione di un sito: il punto di partenza

Come abbiamo visto nel paragrafo precedente, indicizzare un sito web significa far sì che le pagine vengano scansionate e inserite nell’indice di un motore di ricerca. È questo il primo step per lavorare sulla visibilità online di un contenuto: se non sono indicizzati, un sito web o una delle sue pagine non possono essere mostrati tra i risultati di ricerca su Google, indipendentemente dalla qualità dei contenuti o dal valore dei servizi offerti.

L’indicizzazione, spiegata in parole semplici, si concentra sulla rilevazione delle pagine web da parte del motore di ricerca: il processo è in gran parte automatizzato dai bot collegati. Affinché un sito venga indicizzato correttamente, deve rispettare una serie di criteri tecnici, come ad esempio:

  • La presenza di una sitemap definita. La sitemap è un file, solitamente in formato XML, che elenca tutte le pagine di un sito web che vogliamo far scansionare e indicizzare dai motori di ricerca come Google. Funziona come una mappa per i software automatici dei motori di ricerca (i cosiddetti spider, o bot, o crawler), aiutandoli a navigare nel sito e a individuare più facilmente le pagine, specialmente quelle che potrebbero non essere accessibili tramite i normali collegamenti interni. Per facilitare il processo, la sitemap può essere inviata a Google attraverso Google Search Console, uno strumento messo a disposizione per valutare le performance SEO di un sito e gli elementi che li influenzano
  • un’architettura di URL pulita e chiara e l’assenza di errori tecnici che potrebbero bloccare i crawler, impedendo loro di rilevare il sito e i suoi contenuti. Ad esempio, file come il robots.txt possono fare in modo che i software di Google non possano accedere a determinate sezioni di un sito. Alcune volte tale mancata indicizzazione è intenzionale, ma nella maggior parte dei casi si tratta di un errore.

In sintesi, l’indicizzazione rappresenta il primo passo verso la visibilità online: tuttavia, la sola indicizzaizone ma non garantisce automaticamente una buona posizione nei risultati di ricerca.

Posizionamento: la chiave per essere trovati su Google

Il posizionamento, invece, riguarda proprio la posizione che una pagina web occupa nella lista dei risultati di ricerca che Google propone in risposta ad una (SERP). Una volta che il sito è stato indicizzato, entra in competizione con altri per ottenere il miglior ranking possibile per una determinata query di ricerca, ossia una posizione più “in alto” nella lista dei risultati sui motori di ricerca.

Perché? Perché i contenuti o le pagine di un sito che si posizionano più in alto hanno più opportunità di attirare l’attenzione e i click degli utenti: secondo le statistiche Google, i primi tre risultati in SERP attirano il 75% dei click di chi naviga sul web per una determinata ricerca. Detto in altri termini: hanno maggiori probabilità di attirare click e traffico al sito web in cui sono inseriti.

Il posizionamento è determinato da una serie di fattori, noti come fattori di ranking, che i motori di ricerca utilizzano per stabilire quali pagine offrano il contenuto più pertinente e utile rispetto alla ricerca dell’utente. Mentre l’indicizzazione è un processo relativamente automatico, il posizionamento richiede interventi più complessi e, soprattutto, continuativi. Bisogna infatti lavorare con costanza proprio sui fattori che Google valuta per posizionare una data pagina più o meno in alto. Ad esempio:

  • Qualità del contenuto. Google premia i contenuti originali, approfonditi e rilevanti che rispondono meglio alla query dell’utente.
  • Esperienza utente (UX). Fattori come la velocità di caricamento della pagina, la navigazione intuitiva e la navigabilità sia da desktop che da mobile (la cosiddetta responsivness) sono essenziali per un buon posizionamento.
  • Link building. I link in entrata provenienti da siti giudicati autorevoli da Google sono letti come segnali di fiducia e qualità, migliorando il ranking della pagina a cui portano. Su questo aspetto è possibile lavorare attraverso una buona strategia di link building.
  • Ottimizzazione SEO on-page: include l’uso efficace di elementi quali l’inserimento nel testo delle parole chiave più ricercate dagli utenti legate ad un dato tema, dei cosiddetti “meta tag SEO” e di una corretta organizzazione dei contenuti in titoli, sottotitoli, paragrafi, opportunamente contrassegnati nel codice di programmazione

In breve, mentre l’indicizzazione riguarda l’inclusione di un sito nel database di Google, il posizionamento è ciò che determina dove il sito apparirà tra i risultati di ricerca, con un piazzamento più o meno buono e, di conseguenza, più efficace nell’attrarre i click degli utenti.

Quando indicizzare non basta: l’importanza del posizionamento

Un sito può essere perfettamente indicizzato ma posizionato male, ovvero comparire non nella prima ma nella seconda pagina dei risultati di ricerca su Google, rendendo molto improbabile che gli utenti lo trovino. Questo perché il posizionamento, come abbiamo visto, non dipende solo dall’essere presenti nell’indice di Google, ma dalla pertinenza e qualità del contenuto rispetto alle query degli utenti.

Per esempio, un’azienda che opera in un mercato competitivo, come ad esempio quello della vendita di abbigliamento online, deve non solo assicurarsi che il suo sito sia indicizzato, ma anche lavorare costantemente per migliorare il proprio posizionamento, investendo in contenuti di qualità e tecniche SEO avanzate.

Sono importanti costanza nello sviluppo e nell’aggiornamento dei contenuti, monitoraggio attento dei risultati, interventi mirati e continui per migliorare le performance. È per questo che il team SEO Perazza  in ogni progetto SEO definisce strategie di analisi, posizionamento, contenuto e monitoraggio personalizzate, definite in base alle caratteristiche e agli obiettivi delle imprese.

Le tecniche più efficaci

Per ottenere una corretta indicizzazione e aumentare le opportunità di essere trovati dai motori di ricerca, infatti, è fondamentale applicare tecniche SEO specifiche che possano facilitare il lavoro dei crawler e migliorare la visibilità del sito.

Queste tecniche possono essere suddivise in tre categorie principali: SEO on-site, SEO on-page e SEO off-site. Ogni gruppo ha un ruolo unico nel processo di ottimizzazione e indicizzazione, e comprenderne l’importanza può fare la differenza tra un sito ben indicizzato e uno che rimane invisibile.

SEO on-site: l’ottimizzazione dell’infrastruttura del sito

La SEO on-site riguarda l’ottimizzazione della struttura tecnica del sito web e la sua configurazione interna, per renderlo più accessibile e comprensibile per i motori di ricerca. L’obiettivo è assicurarsi che il sito sia facilmente scansionabile dai crawler e che non vi siano ostacoli che possano impedire una corretta indicizzazione. Ecco alcune delle tecniche principali:

  • Ottimizzazione della struttura URL: utilizzare URL semplici, descrittive e leggibili, che riflettano in modo chiaro il contenuto della pagina.
  • Sitemap XML: come spiegato in precedenza, la sitemap aiuta i crawler a trovare e indicizzare tutte le pagine importanti del sito. Fare in modo che sia chiara e completa e inviarla a Google tramite Google Search Console aiuta l’indicizzazione.
  • Uso accurato dei file robots.txt: serve a guidare i motori di ricerca, indicando quali sezioni del sito possono essere scansionate (e di conseguenza indicizzate) e quali no. Attenzione a come la si utilizza, però: va verificato sempre che pagine importanti del sito non siano bloccate proprio da un uso scorretto di questo tipo di file.
  • Velocità del sito: i motori di ricerca, soprattutto Google, danno priorità ai siti che si caricano rapidamente, perché offrono una migliore esperienza utente. Di conseguenza, è buona norma utilizzare un servizio di hosting performante ma anche curare tutti quegli element che possono rendere più veloce il caricamento dei contenuti. Qualche esempio? Comprimere le immagini troppo pesanti (anche utilizzando formati più leggeri come il .webp), eliminare le parti superflue di codice di programmazione, installare plugin specifici (senza esagerare!)
  • Sicurezza (https): un sito sicuro è favorito nell’indicizzazione. L’utilizzo di un certificato SSL, tuttavia è ormai uno standard per ogni sito web: il passaggio da protocolli http a protocolli https, che rendono anche più veloce il caricamento, è quasi scontato. Di solito il problema si pone solo quando si effettua il restyling o il rifacimento di un sito web piuttosto vecchio che utilizza ancora il protocollo http.

SEO on-page: ottimizzazione dei contenuti

La SEO on-page riguarda tutte le attività di ottimizzazione direttamente correlate ai contenuti delle singole pagine del sito. L’obiettivo è creare contenuti che siano sia utili per gli utenti che facilmente comprensibili dai motori di ricerca, assicurandosi che le parole chiave rilevanti siano integrate in modo naturale e che la struttura del contenuto sia ben organizzata. Le tecniche principali includono:

  • Uso strategico delle parole chiave. Le keyword devono essere presenti nei titoli, sottotitoli, testo principale e meta tag, senza però esagerare: va evitato (come la peste!) il cosiddetto keyword stuffing, ossia l’inserimento eccessivo e innaturale di parole chiave.
  • Meta title e meta description: ottimizzare il titolo SEO e la descrizione di ogni pagina a backend serve ad attrarre sia i motori di ricerca che gli utenti, includendo parole chiave rilevanti. Sono due elementi gestiti dietro le quinte che corrispondono alle due componenti del classico risultato che si visualizza nella SERP di Google:

Indicizzazione e posizionamento sito web: Meta Title e Meta Description

  • Ottimizzazione delle immagini: utilizzare brevi descrizioni accurate per le immagini, inserendo le parole chiave per cui vogliamo posizionare un contenuto, può essere un’ottima tecnica. Si tratta dei cosiddetti “Alt Tag” o “Alt tag immagini”, che aiutano Google a capire il contenuto visivo e a valutarlo come elemento di posizionamento.
  • Struttura del contenuto: è buona regola suddividere i testi in paragrafi e utilizzare sottotitoli che rimandano in modo chiaro al contenuto. Essi sono identificati anche nel codice di programmazione come titoli H1, H2, H3, (in base al loro livello come titolo principale o sottotitolo) per migliorare la leggibilità e facilitare la scansione da parte dei crawler.

Un contenuto ben ottimizzato utilizzando questi accorgimenti può migliorare indicizzazione e posizionamento, soprattutto quando i tecnicismi sostengono un contenuto che dà informazioni utili e di valore per il lettore.

SEO off-site: costruzione dell’autorità esterna

La SEO off-site si concentra sulle attività che avvengono al di fuori del sito web ma che hanno un impatto diretto sulla sua autorità e rilevanza agli occhi dei motori di ricerca. Uno degli elementi chiave della SEO off-site è la link building, ovvero la costruzione di una rete di collegamenti provenienti da altri siti web autorevoli. Più link di qualità puntano verso il tuo sito, maggiore sarà la sua credibilità per Google, che lo considererà una fonte affidabile di informazioni. Tra le tecniche principali troviamo dunque:

  • Link building: ottenere link da siti autorevoli e rilevanti nel proprio settore che puntano verso il sito di cui si vogliono migliorare indicizzazione e posizionamento. Questa tecnica aumenta il valore percepito del sito da parte dei motori di ricerca.
  • Social signals: le condivisioni e l’interazione sui social media possono indirettamente contribuire all’indicizzazione e al posizionamento, poiché aumentano la visibilità e il traffico verso il sito.
  • Guest posting: pubblicare articoli su altri siti con link di rimando al proprio serve a guadagnare autorevolezza e traffico. Questo caso è molto simile alla link building, ma di solito è supportato anche da strategie di promozione e incremento della visibilità da parte del sito ospitante.

Come abbiamo visto, per una corretta indicizzazione e un buon posizionamento nei risultati di ricerca serve una combinazione di tecniche SEO on-site, on-page e off-site. Neppure questo mix, però, è efficace, se non si parte dalla conoscenza dell’impresa, del settore in cui opera e delle caratteristiche della sua offerta al cliente.

Noi dell’agenzia di comunicazione Perazza lavoriamo così: avviando un percorso con la tua impresa che parte dalla comprensione degli obiettivi strategici di marketing dietro alla necessità di migliorare indicizzazione e posizionamento del tuo sito web. Contattaci e parliamone: il nostro team aspetta di incontrarti!

Ti abbiamo incuriosito? Siamo pronti ad ascoltarti: parlaci del tuo progetto!