23 gennaio 2025
Social media manager: chi è, cosa fa e come diventarlo (e quanto guadagna)
Il social media manager è una figura professionale sempre più centrale nel panorama dei social network e del marketing digitale in generale. Il suo compito è strategico: gestisce la presenza online di aziende, brand o organizzazioni, trasformando i SN in strumenti per raggiungere diversi obiettivi di business.
Ma chi è realmente questa figura? Cosa fa nel concreto? E come si può intraprendere questa carriera? In questo articolo risponderemo a queste domande, mostrandoti tutto ciò che c’è da sapere sul ruolo del social media manager, dai suoi compiti alle competenze necessarie per diventarlo, fino a scoprire quanto guadagna e perché è fondamentale per ogni azienda.
Il social media manager è il professionista incaricato di pianificare, implementare e monitorare le strategie di comunicazione sui social network. Non si tratta semplicemente di scrivere e pubblicare post: è un esperto che lavora per costruire una reputazione online coerente con gli obiettivi aziendali.
Questa figura è spesso il ponte tra l’azienda e il pubblico, responsabile di trasformare la comunicazione digitale in un asset strategico; in più, il social media manager conosce le caratteristiche di ogni piattaforma social, le sfrutta per raggiungere target specifici e utilizza dati analitici per ottimizzare le performance.
In contesti molto strutturati, come è giusto che sia, il social media manager può essere affiancato da altri professionisti come content creator, grafici, advertising specialist, analisti e strategist; nelle piccole e medie imprese, il social media manager assume spesso molteplici ruoli, che includono la creazione di contenuti grafici, la definizione di campagne pubblicitarie e analisi di tutti i dati ottenuti.
Il lavoro del social media manager è molto più variegato di quanto si possa immaginare; non si tratta semplicemente di postare contenuti sui social: è una figura chiave che, dietro le quinte, si occupa di gestire ogni aspetto della comunicazione digitale dell’azienda.
In primis, il SMM ha il compito di definire una strategia chiara, studiata su misura per l’azienda e i suoi obiettivi; per farlo, deve conoscere bene il pubblico di riferimento, capire su quali piattaforme è più attivo e quali contenuti potrebbero catturare la sua attenzione.
Oltre a definire la strategia, il social media manager si dedica alla creazione dei contenuti; questo può significare (a seconda delle dimensioni dell’azienda) scrivere testi accattivanti, progettare grafiche, oppure coordinare la produzione di video coinvolgenti.
Ma non finisce qui: è anche responsabile dell’interazione diretta con la community di riferimento, rispondendo ai commenti, affrontando eventuali critiche e mantenendo vivo il dialogo con il pubblico.
Un altro aspetto fondamentale del suo lavoro è la gestione delle campagne pubblicitarie; questo compito richiede una profonda conoscenza delle piattaforme come Facebook Ads o LinkedIn Ads e la capacità di ottimizzare il budget a disposizione per ottenere il massimo risultato.
Infine, c’è la parte di analisi: il social media manager monitora costantemente i dati per capire cosa sta funzionando e cosa no, adattando di conseguenza le strategie future.
Affidarsi a un social media manager professionale porta numerosi benefici alle aziende, grandi o piccole che siano:
Diventare un social media manager richiede un mix di formazione, esperienza pratica e tanta voglia di mettersi in gioco.
Anche se non esiste un percorso di studi obbligatorio, frequentare corsi specifici è un ottimo punto di partenza; questi corsi, sempre più diffusi e accessibili, ti insegnano a pianificare strategie di successo, a gestire le principali piattaforme social e a creare contenuti che catturino l’attenzione del pubblico. Inoltre, ti permettono di acquisire competenze tecniche fondamentali, come l’utilizzo di strumenti di analisi e di advertising.
Come per ogni altro aspetto del mondo online, tuttavia, studiare non basta: per diventare un vero professionista, è importante anche ”mettere le mani in pasta”. Puoi iniziare con piccoli progetti personali, collaborazioni con aziende locali o stage (meglio se ben pagati), che ti aiutano a costruire un portfolio e ad affrontare le sfide reali del mestiere: ogni esperienza, anche la più piccola, sarà preziosa per imparare e crescere.
Oltre alla formazione tecnica, ci sono alcune skill indispensabili che fanno davvero la differenza: un social media manager deve essere creativo, per saper ideare contenuti originali, ma anche analitico, per leggere i dati e ottimizzare le strategie; servono poi empatia e ottime capacità di comunicazione, perché gran parte del lavoro consiste nel relazionarsi con il pubblico, il team e, nel caso delle web agency, delle aziende clienti per le quali si svolge l’attività di social media management.
In sostanza, diventare un social media manager non è solo questione di competenze, ma di passione, impegno e voglia di mettersi in gioco: è una carriera che offre infinite possibilità di crescita, a patto di essere pronti ad adattarsi a un mondo in costante evoluzione.
Il guadagno di un social media manager varia in base a fattori come esperienza, settore e dimensioni dell’azienda. In Italia, le cifre medie sono:
I freelance, invece, possono guadagnare da 1.500 a 3.000 euro al mese, a seconda del numero di clienti e dei progetti gestiti.
Affidarsi a un social media manager è essenziale per valorizzare la presenza online della propria azienda.
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