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03 marzo 2025

Rebranding e restyling: i casi che hanno segnato il 2024

Il 2024 ha segnato un anno di grandi trasformazioni per molte aziende di fama internazionale: mentre alcuni marchi hanno scelto di rinnovare la propria immagine con un restyling, altri hanno optato per un rebranding strategico, in alcuni casi ridefinendo completamente il proprio posizionamento e adattandosi alle nuove esigenze del mercato.

Ma cosa significano realmente rebranding e restyling? Quali sono le differenze tra i due concetti? Nelle prossime righe daremo una risposta a tali quesiti, mostrandoti 5 dei casi più iconici dell’anno in questo ambito.

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Cosa significa rebranding

Il rebranding è un processo strategico che un’azienda intraprende per modificare la percezione del proprio marchio da parte del pubblico. Può trattarsi di un semplice aggiornamento della visual identity (e, come vedremo successivamente, in questo caso si può parlare di restyling), oppure di un cambiamento più profondo, che coinvolge la mission, i valori e il posizionamento dell’azienda; in altre parole, gli aspetti fondanti della brand identity.

Muzellec e Lambkin, a seguito della loro ricerca “Rebranding Process – Il Processo di Corporate Rebranding”, hanno individuato due diverse tipologie di rebranding: quello evolutivo, quando i cambiamenti avvengono in modo graduale nel tempo, e quello rivoluzionario, quando invece si assiste a una trasformazione radicale del brand.

Esiste anche una distinzione: quella tra rebranding proattivo e rebranding reattivo. Il primo viene adottato dalle aziende per anticipare nuove opportunità, migliorare l’immagine o attrarre nuovi target di riferimento; il branding reattivo, come invece suggerisce il nome, è spesso una risposta a eventi esterni come fusioni, acquisizioni, problematiche legali o crisi reputazionali.

Indipendentemente dal suo tipo, il rebranding rappresenta una scelta strategica che, se ben eseguita, può portare a un significativo vantaggio competitivo. Allo stesso tempo, tuttavia, si tratta di un’operazione non priva di rischi: se non viene comunicato in modo chiaro e coerente, può generare confusione tra i consumatori, con conseguenze negative sulla brand image.

 

Cosa significa restyling

Il restyling, a differenza del rebranding, riguarda esclusivamente la sfera visiva del marchio. Si tratta di un rinnovamento estetico che può consistere nella modernizzazione del logo, nella scelta di una nuova palette di colori o in un aggiornamento della tipografia; inoltre, non va a modificare la mission, i valori o la posizione sul mercato dell’azienda, ma ne migliora l’impatto visivo per renderlo più contemporaneo e adatto alle esigenze digitali.

Un’azienda può decidere di procedere con un restyling per diversi motivi: mantenere un’immagine fresca e attuale, adattarsi alle nuove piattaforme digitali o rinnovare la comunicazione per raggiungere un pubblico più giovane. Inoltre, un restyling può essere necessario quando il logo originale non è più efficace nei nuovi formati digitali, specialmente nei social media o nelle app mobile: un caso emblematico è rappresentato dai marchi che hanno semplificato i loro loghi per garantire, in primis, maggiore leggibilità sugli schermi.

 

Differenza tra rebranding e restyling

Visti sia il significato di rebranding e di restyling, le differenze sono presto dette. Mentre il rebranding comporta un cambiamento strategico che può coinvolgere anche la mission e il posizionamento del brand, il restyling è un aggiornamento puramente estetico; ad esempio, un’azienda che modifica il proprio logo senza cambiare la sua identità sta effettuando un restyling, mentre un’azienda che ridefinisce il proprio pubblico di riferimento, la sua filosofia e il suo messaggio sta realizzando un rebranding.

È bene infine notare come, in alcuni casi, il restyling del logo può essere parte di un più ampio processo di rebranding.

 

I 5 rebranding più iconici del 2024

  1. PayPal

PayPal ha avviato un importante processo di rebranding per rafforzare la propria identità globale e migliorare la user experience della piattaforma.

Curato dallo studio Pentagram, il nuovo design si concentra su un’identità visiva più moderna e flessibile. La tipografia personalizzata, PayPal Pro, è stata progettata per trasmettere chiarezza e massima affidabilità; i colori sono stati ottimizzati per garantire una maggiore leggibilità, eliminando il giallo presente nella vecchia palette colori e rafforzando le tonalità di blu (con un accenno al colore di Venmo, uno dei brand di proprietà di PayPal).

Il nuovo logo mantiene il monogramma iconico ma con forme più definite e angoli più netti, conferendo un aspetto più contemporaneo. Inoltre, PayPal ha introdotto una nuova filosofia di motion design che riflette i gesti quotidiani dei pagamenti digitali (come il tap e lo swipe), integrando queste dinamiche nella sua comunicazione visiva.

 

  1. Decathlon

La nota catena di vendita di articoli sportivi ha intrapreso una profonda trasformazione della propria identità visiva con un nuovo logo e il simbolo “Orbita”, pensato per rappresentare il dinamismo e la circolarità del brand.

Questo aggiornamento mira a trasmettere i valori fondamentali dell’azienda: accessibilità, prestazioni elevate, innovazione e impatto positivo sull’ambiente; allo stesso tempo il nuovo colore blu brillante esprime il concetto di energia, posizionando Decathlon come un brand sportivo credibile.

Oltre al logo, Decathlon ha ridefinito l’esperienza di shopping digitale con una nuova piattaforma e-commerce: questa offre ora un’interfaccia più intuitiva, pensata per valorizzare le storie dietro ogni prodotto. Nei punti vendita fisici, il layout dei negozi è stato ripensato per creare percorsi più coinvolgenti, migliorando l’esperienza d’acquisto dei clienti e facilitando la navigazione tra i reparti.

 

  1. SanDisk

SanDisk ha rivoluzionato la propria immagine attraverso un rebranding dal forte impatto visivo, che segna un netto distacco rispetto al passato. Il nuovo logo incarna una visione futuristica, enfatizzando la sua posizione di leader nel settore della memoria digitale.

Il design, caratterizzato da un lettering frammentato e dinamico, si ispira al concetto di pixel, un elemento fondamentale nel mondo della tecnologia e dell’archiviazione dei dati. Le forme geometriche, affilate e precise, comunicano un forte senso di affidabilità e di innovazione, mentre le curve fluide aggiungono una dimensione di modernità.

La palette di colori, rivista in chiave più audace, predilige una tonalità di rosso meno accesa rispetto alla versione precedente, bilanciata dall’uso di bianco e del nero per garantire un contrasto visivo più marcato.

Questa trasformazione non si limita all’estetica, ma riflette anche un’evoluzione nel posizionamento del brand e della sua dichiarazione di intenti: “il futuro della memoria digitale passa da qui”.

 

  1. Jaguar

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Jaguar ha scelto di ridefinire la propria identità con un rebranding audace, basato sulla filosofia dell’”Exuberant Modernism“, un concetto che fonde creatività, lusso e avanguardia.

Questa trasformazione segna un punto di svolta nella storia del marchio, che intende riaffermare (o meglio, stravolgere) la propria unicità attraverso un linguaggio visivo innovativo.

Il nuovo logo è stato completamente ridisegnato, con una tipografia geometrica ed elegante che incarna l’attenzione ai dettagli e la ricerca dell’eccellenza; allo stesso tempo l’iconico giaguaro in salto, fino a oggi presente nel logo, viene completamente abbandonato.

Un aspetto chiave di questo rebranding è l’uso audace del colore: la palette cromatica si ispira ai toni primari dell’arte moderna, con accenti di giallo, rosso e e rosa che aggiungono vivacità all’immagine del brand: in questo modo Jaguar non si limita a rinnovare il proprio logo, ma trasforma la propria identità in un’esperienza visiva immersiva, capace di coinvolgere il pubblico.

 

  1. Switzerland Tourism

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L’ente turistico svizzero ha intrapreso un rebranding strategico per modernizzare la propria immagine e adattarla alle nuove esigenze della comunicazione digitale.

Uno degli elementi centrali di questo rinnovamento è il nuovo logo, che unifica le diverse varianti linguistiche precedenti in un’unica identità visiva coerente: la croce svizzera diventa il cuore del design, integrata in una tipografia pulita che esprime fiducia, tradizione e modernità.

La palette cromatica si ispira ai colori del paesaggio alpino, con una gamma di sfumature di rosso e bianco che evocano la bandiera nazionale, mentre nuovi toni di blu e verde richiamano i laghi e le montagne svizzere; questo approccio visivo mira a rafforzare la riconoscibilità del brand, rendendolo immediatamente identificabile in ogni contesto.

Il rebranding di Switzerland Tourism fa parte di una strategia studiata allo scopo di consolidare l’attrattiva della Svizzera come destinazione di viaggio: un ponte tra tradizione e innovazione, che garantisce al brand un’identità solida e inconfondibile nel panorama turistico internazionale.

 

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