Airbnb è un brand che si è reso noto a livello internazionale in tempi molto brevi, non solo grazie alla particolare e riuscitissima offerta di alloggi in case private, ma anche per la forte brand identity e per la comunicazione efficace che ha diffuso il brand.
Airbnb è un marchio che fin dai suoi inizi ha sfruttato tutti i canali della comunicazione offline e online con strategie di social media marketing e content marketing ben riuscite e lavorando molto sull’identità e sulla brand awareness.
Un linguaggio diretto e accattivante usato nei canali giusti e studiato per il target, Airbnb non ha trascurato la sua presenza nel web e la diffusione del brand è stata aiutata da un’attività ben pianificata di content marketing: il marchio racconta i suoi valori e i suoi obiettivi con un linguaggio semplice e diretto diversificando la comunicazione tra il consumatore finale del servizio, chi cerca alloggi, e i suoi clienti, ovvero gli host che mettendo a disposizione le proprie case diventano i protagonisti attivi del business di Airbnb; non ha caso l’80% dell’advertising del marchio è indirizzato a potenziali host e non a persone alla ricerca di alloggio in cui pernottare.
Un elemento importante sfruttato dal brand nella sua strategia di content marketing è il contenuto used generated in cui il consumatore diventa esso stesso generatore di contenuti diventando ambasciatore e portavoce del marchio.
Lo used generated content è il punto di forza della comunicazione social di Airbnb che sfrutta i contenuti pubblicati dagli utenti per consolidare la brand reputation. Fin dai primi anni della sua esistenza Airbnb ha saputo sfruttare al meglio la mania di pubblicare foto e contenuti di viaggio, usanza diffusa soprattutto tra il suo target ideale ovvero i giovani millennials, ri-condividendo i contenuti degli utenti iscritti al portale sulla propria pagina ufficiale e creando un hashtag #airbnb che conta ad oggi 3.754.140 post…un vero successo.
Si stima che quasi l’80% dei contenuti pubblicati dal marchio siano foto e video realizzati dagli utenti del web che hanno utilizzato l’#airbnb.
Il brand ha saputo dialogare molto bene con la sua community rendendola partecipe della sua comunicazione che è diventata in questo modo molto variegata, ricca ed inclusiva, il target si sente parte integrante del brand e della community.
Anche in fatto di brand identity Airbnb ha dimostrato di sapersi adattare al suo target e di rinnovarsi consolidando al contempo la propria identità. Il famosissimo logo odierno è nato nel 2010, in sostituzione di una prima versione che vedeva il nome del marchio scritto per esteso in corsivo in bianco e azzurro.
La nuova versione è radicalmente diversa ed è subito diventato un simbolo identificativo del brand. Il logo rinnovato si chiama Bèlo ed è la fusione di più simboli che rappresentano i valori e gli elementi del marchio: le persone, i luoghi, le emozioni e la A lettera iniziale del nome.
Il logo è diventato un simbolo inclusivo che racchiude valori condivisi e unificanti in cui la community si può facilmente ritrovare; un logo “parlante” che comunica, attraverso un simbolo, valori e mission di Airbnb.
Se anche tu vuoi avviare strategie di consolidamento della brand identity contatta i nostri esperti per una consulenza: chiama 0422.17 89 203 o scrivici info@perazza.it