Indicizzare un sito web significa lavorare per fare in modo che le sue pagine e i suoi contenuti più significativi vengano rilevati dai motori di ricerca e, di conseguenza, dagli utenti.
In questo articolo approfondiremo cosa significa indicizzare un sito web, quali vantaggi offre una buona indicizzazione alle aziende che vogliono migliorare la propria presenza online e quali sono le principali tecniche utilizzate per raggiungerla.
Spiegheremo anche le differenze tra indicizzazione e posizionamento, due concetti spesso confusi, ma che hanno un diverso significato e un impatto differente sulle strategie di marketing digitale. Infine, vedremo le tecniche migliori per un’indicizzazione e un posizionamento efficaci, dando anche qualche consiglio pratico a riguardo.
Quando parliamo di “indicizzare un sito web“facciamo riferimento al processo attraverso il quale i motori di ricerca, primo fra tutti Google, rilevano le pagine di un sito, le scansionano e le aggiungono al proprio indice.
Puoi pensare all’indice di Google come a un gigantesco database che cataloga tutte le pagine web conosciute. Una volta che una pagina è stata indicizzata, può essere visualizzata tra i risultati che Google mostra quando un utente effettua una ricerca online collegata ai contenuti presenti nel sito.
L’indicizzazione, in altri termini, è il primo passo affinché un sito e i suoi contenuti diventino visibili online. Come vedremo meglio nel prossimo paragrafo, l’indicizzazione ma non va confusa con il posizionamento, che riguarda invece il ranking più o meno buono delle pagine, ossia la posizione che esse occupano tra i risultati di ricerca.
Per far sì che il sito venga indicizzato, i motori di ricerca utilizzano sofisticati algoritmi sempre in evoluzione, che analizzano il contenuto, la struttura e altri elementi, come i link interni al sito e quelli verso siti esterni, per capire se la pagina è pertinente e di qualità rispetto alla ricerca dell’utente.
Il processo di indicizzazione inizia con una fase di “crawling” (scansione) in cui i crawler, noti anche come “spider” o “bot”, esplorano il web alla ricerca di nuove pagine. Se i bot trovano la tua pagina e ritengono che il contenuto sia rilevante, lo aggiungono all’indice di Google, rendendolo disponibile per essere mostrato tra i risultati di ricerca.
Un sito web ben indicizzato è un vantaggio competitivo significativo per un’azienda, in particolare per quelle che cercano di attrarre traffico organico che arriva da ricerche online al proprio sito web, magari un e-commerce dalla struttura articolata.
Ecco, allora, alcuni dei vantaggi di una buona indicizzazione:
Per le aziende che vogliono essere presenti in modo efficace, l’indicizzazione dei contenuti sui motori di ricerca non può essere sottovalutata. Proprio per questo la nostra agenzia di comunicazione offre servizi di consulenza SEO mirati, per fare in modo che i site web delle imprese clienti siano indicizzati correttamente ma anche ottimizzati per ottenere i migliori risultati sui motori di ricerca. E qui, come dicevamo, entra in gioco il concetto di posizionamento.
Spesso i termini “indicizzare un sito web” e “posizionare un sito web” si utilizzano come sinonimi: in realtà, le due espressioni indicano due fasi diverse del processo di ottimizzazione dei contenuti per i motori di ricerca. Sebbene entrambe siano fondamentali per garantire la visibilità di un sito su Google è importante comprendere le loro distinzioni per poter pianificare una strategia SEO efficace.
Come abbiamo visto nel paragrafo precedente, indicizzare un sito web significa far sì che le pagine vengano scansionate e inserite nell’indice di un motore di ricerca. È questo il primo step per lavorare sulla visibilità online di un contenuto: se non sono indicizzati, un sito web o una delle sue pagine non possono essere mostrati tra i risultati di ricerca su Google, indipendentemente dalla qualità dei contenuti o dal valore dei servizi offerti.
L’indicizzazione, spiegata in parole semplici, si concentra sulla rilevazione delle pagine web da parte del motore di ricerca: il processo è in gran parte automatizzato dai bot collegati. Affinché un sito venga indicizzato correttamente, deve rispettare una serie di criteri tecnici, come ad esempio:
In sintesi, l’indicizzazione rappresenta il primo passo verso la visibilità online: tuttavia, la sola indicizzaizone ma non garantisce automaticamente una buona posizione nei risultati di ricerca.
Il posizionamento, invece, riguarda proprio la posizione che una pagina web occupa nella lista dei risultati di ricerca che Google propone in risposta ad una (SERP). Una volta che il sito è stato indicizzato, entra in competizione con altri per ottenere il miglior ranking possibile per una determinata query di ricerca, ossia una posizione più “in alto” nella lista dei risultati sui motori di ricerca.
Perché? Perché i contenuti o le pagine di un sito che si posizionano più in alto hanno più opportunità di attirare l’attenzione e i click degli utenti: secondo le statistiche Google, i primi tre risultati in SERP attirano il 75% dei click di chi naviga sul web per una determinata ricerca. Detto in altri termini: hanno maggiori probabilità di attirare click e traffico al sito web in cui sono inseriti.
Il posizionamento è determinato da una serie di fattori, noti come fattori di ranking, che i motori di ricerca utilizzano per stabilire quali pagine offrano il contenuto più pertinente e utile rispetto alla ricerca dell’utente. Mentre l’indicizzazione è un processo relativamente automatico, il posizionamento richiede interventi più complessi e, soprattutto, continuativi. Bisogna infatti lavorare con costanza proprio sui fattori che Google valuta per posizionare una data pagina più o meno in alto. Ad esempio:
In breve, mentre l’indicizzazione riguarda l’inclusione di un sito nel database di Google, il posizionamento è ciò che determina dove il sito apparirà tra i risultati di ricerca, con un piazzamento più o meno buono e, di conseguenza, più efficace nell’attrarre i click degli utenti.
Un sito può essere perfettamente indicizzato ma posizionato male, ovvero comparire non nella prima ma nella seconda pagina dei risultati di ricerca su Google, rendendo molto improbabile che gli utenti lo trovino. Questo perché il posizionamento, come abbiamo visto, non dipende solo dall’essere presenti nell’indice di Google, ma dalla pertinenza e qualità del contenuto rispetto alle query degli utenti.
Per esempio, un’azienda che opera in un mercato competitivo, come ad esempio quello della vendita di abbigliamento online, deve non solo assicurarsi che il suo sito sia indicizzato, ma anche lavorare costantemente per migliorare il proprio posizionamento, investendo in contenuti di qualità e tecniche SEO avanzate.
Sono importanti costanza nello sviluppo e nell’aggiornamento dei contenuti, monitoraggio attento dei risultati, interventi mirati e continui per migliorare le performance. È per questo che il team SEO Perazza in ogni progetto SEO definisce strategie di analisi, posizionamento, contenuto e monitoraggio personalizzate, definite in base alle caratteristiche e agli obiettivi delle imprese.
Per ottenere una corretta indicizzazione e aumentare le opportunità di essere trovati dai motori di ricerca, infatti, è fondamentale applicare tecniche SEO specifiche che possano facilitare il lavoro dei crawler e migliorare la visibilità del sito.
Queste tecniche possono essere suddivise in tre categorie principali: SEO on-site, SEO on-page e SEO off-site. Ogni gruppo ha un ruolo unico nel processo di ottimizzazione e indicizzazione, e comprenderne l’importanza può fare la differenza tra un sito ben indicizzato e uno che rimane invisibile.
La SEO on-site riguarda l’ottimizzazione della struttura tecnica del sito web e la sua configurazione interna, per renderlo più accessibile e comprensibile per i motori di ricerca. L’obiettivo è assicurarsi che il sito sia facilmente scansionabile dai crawler e che non vi siano ostacoli che possano impedire una corretta indicizzazione. Ecco alcune delle tecniche principali:
La SEO on-page riguarda tutte le attività di ottimizzazione direttamente correlate ai contenuti delle singole pagine del sito. L’obiettivo è creare contenuti che siano sia utili per gli utenti che facilmente comprensibili dai motori di ricerca, assicurandosi che le parole chiave rilevanti siano integrate in modo naturale e che la struttura del contenuto sia ben organizzata. Le tecniche principali includono:
Un contenuto ben ottimizzato utilizzando questi accorgimenti può migliorare indicizzazione e posizionamento, soprattutto quando i tecnicismi sostengono un contenuto che dà informazioni utili e di valore per il lettore.
La SEO off-site si concentra sulle attività che avvengono al di fuori del sito web ma che hanno un impatto diretto sulla sua autorità e rilevanza agli occhi dei motori di ricerca. Uno degli elementi chiave della SEO off-site è la link building, ovvero la costruzione di una rete di collegamenti provenienti da altri siti web autorevoli. Più link di qualità puntano verso il tuo sito, maggiore sarà la sua credibilità per Google, che lo considererà una fonte affidabile di informazioni. Tra le tecniche principali troviamo dunque:
Come abbiamo visto, per una corretta indicizzazione e un buon posizionamento nei risultati di ricerca serve una combinazione di tecniche SEO on-site, on-page e off-site. Neppure questo mix, però, è efficace, se non si parte dalla conoscenza dell’impresa, del settore in cui opera e delle caratteristiche della sua offerta al cliente.
Noi dell’agenzia di comunicazione Perazza lavoriamo così: avviando un percorso con la tua impresa che parte dalla comprensione degli obiettivi strategici di marketing dietro alla necessità di migliorare indicizzazione e posizionamento del tuo sito web. Contattaci e parliamone: il nostro team aspetta di incontrarti!