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29 agosto 2024

Intento di ricerca: come individuarlo e perché è importante

Chi lavora nell’ambito del marketing digitale sa che comprendere l’intento di ricerca scelto da chi usa il web per trovare informazioni può dare una grossa mano quando si tratta di creare contenuti che rispondano alle esigenze degli utenti. Capire come identificare l’intento di ricerca e come utilizzarlo, infatti, può fare la differenza tra un contenuto che porta traffico a siti e pagine web e uno che passa inosservato.

 

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In questo articolo vedremo cos’è l’intento di ricerca, la differenza tra i vari tipi di intenti individuabili e l’importanza di questo concetto per creare contenuti capaci di farsi trovare su Google.

Intento di ricerca: cos’è

L’intento di ricerca rappresenta il motivo che dà origine ad una ricerca da parte di un utente su Google (o su altri motori di ricerca, anche se in questo articolo noi ci riferiremo a Google, per comodità).

In altre parole, si tratta di capire cosa stia cercando e quale tipo di informazione voglia ottenere una persona quando digita una ricerca online. Si tratta di un elemento importante per chiunque crei contenuti web, perché consente di allineare i propri contenuti alle reali esigenze degli utenti: che si tratti di articoli, pagine web, landing page o altro.

Immaginiamo, ad esempio, che un utente digiti su Google la query “migliori smartphone 2024”. L’intento di ricerca qui è piuttosto chiaro: questa persona è interessata a scoprire quali sono gli smartphone più recenti e migliori disponibili sul mercato, presumibilmente perché vuole acquistarne uno.

L’articolo di un sito web che propone una guida dettagliata sugli smartphone top, magari, con recensioni e comparazioni aggiornate, ha maggiori probabilità di soddisfare l’intento di ricerca dell’utente. Di conseguenza:

  • avrà più chance di essere ben valutato dagli algoritmi di Google, che apprezzano le informazioni complete e pertinenti;
  • si posizionerà dunque tra i primi risultati che appariranno nella lista che l’utente visualizzerà in risposta alla sua query: la cosiddetta SERP (Search Engine Results Pages);
  • di conseguenza, dato che di solito i primi risultati in SERP attraggono un numero maggiore di click degli utenti, avrà maggiori probabilità di attirare click al sito che lo contiene.

Come si può capire già da queste premesse, individuare l’intento di ricerca è molto utile per diversi motivi:

  1. Rilevanza dei contenuti. Creare contenuti che rispondano esattamente alle domande e ai bisogni degli utenti aumenta la rilevanza del sito web. Se il contenuto è pertinente, è più probabile che l’utente trovi ciò che cerca e che trascorra più tempo sul sito.
  2. Miglioramento dell’esperienza utente. Offrire contenuti che soddisfano l’intento di ricerca degli utenti migliora la loro esperienza complessiva. Questo non solo aumenta la probabilità di conversioni, ma può anche ridurre il tasso di abbandono del sito.
  3. Ottimizzazione dei tassi di conversione. Quando i contenuti rispondono in modo efficace all’intento di ricerca, gli utenti sono più propensi a compiere azioni desiderate, come iscriversi a una newsletter o effettuare un acquisto. Lo vedremo meglio tra qualche riga.
  4. Competitività. Come abbiamo anticipato, i motori di ricerca premiano i contenuti che rispondono bene agli intenti di ricerca degli utenti. Per cui, comprendere e adattare i contenuti all’intento di ricerca può aiutare a superare la concorrenza e ottenere migliori posizioni nelle SERP.

In sintesi, l’intento di ricerca è una componente chiave della strategia di contenuto. Riconoscerlo e allineare i propri contenuti a esso non solo migliora la qualità del sito web, ma contribuisce anche al successo complessivo delle proprie attività online.

Intento o intenti di ricerca? Facciamo chiarezza

Quando si parla di intento di ricerca, è importante capire che non esiste un solo tipo di intento, ma piuttosto diverse categorie che riflettono le varie motivazioni che spingono gli utenti a cercare informazioni online. Ecco una panoramica dei principali intenti di ricerca identificabili per tipologia, con esempi pratici per chiarire come ciascuno di essi influenzi la creazione dei contenuti.

1. Intento informativo

L’intento informativo si ha quando l’utente cerca informazioni su un argomento specifico. L’obiettivo è acquisire conoscenze o risolvere dubbi, senza necessariamente compiere un’azione immediata, come effettuare un acquisto.

  • Esempio: Se qualcuno cerca “come fare il pane in casa”, sta cercando una guida o dei consigli per realizzare il pane da solo. Un contenuto efficace per questo intento potrebbe essere una guida passo-passo con suggerimenti utili e ricette.

2. Intento navigazionale

L’intento navigazionale avviene quando l’utente cerca un sito web specifico o una pagina particolare. Qui, l’obiettivo è raggiungere un determinato sito piuttosto che cercare informazioni generali.

  • Esempio: Una ricerca come “Facebook login” indica che l’utente vuole accedere alla pagina di login di Facebook. In questo caso, il contenuto mirato è un link diretto alla pagina di login o informazioni su come accedere al proprio account.

3. Intento transazionale

L’intento transazionale si manifesta quando l’utente è pronto a compiere un’azione concreta legata spesso ad una conversione nel funnel di marketing, come effettuare un acquisto, iscriversi a un servizio o richiedere una consulenza.

  • Esempio: La ricerca “comprare scarpe da corsa online” indica che l’utente è pronto a comprare scarpe e sta cercando un sito per effettuare l’acquisto. Contenuti ideali per questo intento includono pagine prodotto con descrizioni, foto, istruzioni di acquisto chiare e recensioni dei prodotti.

4. Intento di navigazione localizzata

Questo intento è specifico quando l’utente cerca servizi o prodotti in una località particolare. Gli utenti che utilizzano query locali sono spesso interessati a trovare opzioni nella loro area geografica.

  • Esempio: Una ricerca come “ristoranti italiani a Roma” indica che l’utente vuole scoprire ristoranti italiani situati a Roma. Contenuti pertinenti potrebbero includere liste di ristoranti con recensioni e indirizzi.

5. Intento di ricerca locale

Questo intento è simile al precedente, ma tende a focalizzarsi su informazioni localizzate che non riguardano solo esercizi commerciali ma anche eventi o punti di interesse.

  • Esempio: La query “eventi culturali a Milano questa settimana” è volta a trovare eventi specifici che si svolgono in una determinata area e in un periodo specifico. I contenuti adatti includerebbero un calendario degli eventi o articoli che evidenziano le migliori manifestazioni locali.

Comprendere i vari tipi di intenti di ricerca aiuta i creatori di contenuti a sviluppare articoli e pagine che rispondano esattamente alle esigenze degli utenti. Ad esempio, un contenuto progettato per un intento informativo potrebbe non essere adatto per un intento transazionale e viceversa. Allineare i contenuti agli intenti di ricerca specifici migliora l’efficacia dei contenuti e aumenta le possibilità di soddisfare le aspettative degli utenti.

L’impatto sulla SEO

L’intento di ricerca gioca un ruolo cruciale nell’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO). Comprendere e adattare i contenuti all’intento di ricerca degli utenti non solo ne migliora la pertinenza e può anche avere un impatto significativo sul posizionamento nei risultati dei motori di ricerca, come abbiamo visto nel primo paragrafo.

Ecco come puoi utilizzare la buona conoscenza e analisi degli intenti di ricerca per migliorare la tua SEO.

  1. Migliore allineamento con le query degli utenti. I motori di ricerca, come Google, sono progettati per fornire risultati pertinenti in base alle query degli utenti. Se i tuoi contenuti rispondono bene all’intento di ricerca, aumentano le probabilità che Google li consideri rilevanti e li posizioni in alto nei risultati di ricerca. Ad esempio, un articolo che risponde a una query transazionale come “comprare laptop da gaming” deve includere dettagli sui prodotti disponibili oltre che indicazioni e opzioni di acquisto chiare per soddisfare in modo preciso l’intento di acquisto dell’utente.
  2. Aumento del tasso di click-through (CTR o Click Through Rate): Quando i tuoi contenuti sono ben allineati con l’intento di ricerca, è più probabile che gli utenti facciano clic sul tuo link nei risultati di ricerca. Un titolo SEO e una meta descrizione che riflettono chiaramente l’intento dell’utente possono aumentare il CTR, contribuendo così a un miglior posizionamento.
  3. Riduzione del tasso di rimbalzo. Un contenuto che soddisfa l’intento di ricerca degli utenti tende a mantenere gli utenti sul sito per un periodo più lungo. Questo non solo migliora l’esperienza utente, ma segnala anche a Google che il tuo contenuto è utile e rilevante, contribuendo così a migliorare il posizionamento.

Incorporare l’intento di ricerca nella tua strategia SEO non solo aiuta a migliorare il posizionamento dei tuoi contenuti nei motori di ricerca, ma contribuisce anche a offrire un’esperienza migliore ad utenti in target.

Adattare i tuoi contenuti per soddisfare le diverse esigenze degli utenti è essenziale per rimanere competitivi e attrarre un pubblico di qualità. Nel prossimo paragrafo vedremo quali sono le tecniche che ti permettono di farlo.

Tecniche per ottimizzare i contenuti secondo gli intenti di ricerca

  1. Keyword research. Utilizza strumenti di ricerca delle parole chiave come Google Keyword Planner, SEMrush o SEOZoom per identificare le query di ricerca più comuni e le relative intenzioni.
  2. Analisi delle SERP. Esamina i risultati di ricerca per le parole chiave target per vedere che tipo di contenuti Google considera più rilevanti.  Analizza le SERP per comprendere quali contenuti sono posizionati nelle prime posizioni per specifiche query e adatta i tuoi contenuti di conseguenza. Ad esempio, se per una query informativa Google mostra guide dettagliate, dovresti creare contenuti approfonditi e ben strutturati dello stesso tipo.
  3. Creazione di contenuti di qualità. Content is king , dicono i guru dell content marketing: un’indicazione sempre valida, per Google. Assicurati che i tuoi contenuti siano completi, ben strutturati e rispondano esattamente alle domande e alle esigenze degli utenti. Utilizza intestazioni chiare, paragrafi ben organizzati e includi elementi multimediali come foto e video per migliorare l’engagement e la comprensione.
  4. Ottimizzazione on-page. Includi le parole chiave e le frasi correlate nel titolo, nella meta descrizione, nelle intestazioni e nel corpo del testo. Assicurati che queste ottimizzazioni riflettano l’intento di ricerca specifico e che siano naturali, cioè che non appaiano come forzati o artificiali nel contesto del contenuto.
  5. Monitoraggio e aggiornamento contenuti. Utilizza strumenti di analisi web come Google Analytics e Search Console per monitorare le performance dei tuoi contenuti. Identifica le aree che necessitano di miglioramenti e aggiorna regolarmente i contenuti per mantenerli rilevanti e utili.

Queste tecniche e questi strumenti sono gli stessi che i consulenti SEO di Agenzia Perazza utilizzano per aumentare e monitorare la visibilità online dei contenuti dei nostri clienti.

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