Lego è una grande azienda che ha saputo sfruttare a pieno le potenzialità del web marketing e della comunicazione digitale attraverso la creazione di community e trasformando i suoi clienti in brand ambassadors. Per decenni il marchio ha tenuto una comunicazione unilaterale, non aprendosi al proprio pubblico, ma negli ultimi decenni, anche grazie al web, ai social e a strategie digitali accorte ha iniziato a sfruttare la soddisfazione dei clienti per la propria brand reputation. Ecco alcune azioni vincenti che ha messo in atto negli anni.
Lego è entrata nel mondo digitale e social in grande stile, creando la comunità Lego Click ormai molti anni fa. Si tratta di uno spazio collaborativo pensato per inventori, artisti e appassionati creativi che vogliono condividere proposte e commenti su nuovi prodotti e giocattoli. Affianco alla community è stata lanciata un’app gratuita, LEGO Photo che permette di trasformare le foto caricate rendendole costruite dai famosi blocchetti.
La community creata con Lego Click, ha trovato il suo spazio ideale nei social, Facebook e Twitter, dove Lego ha incentivato la pubblicazione delle foto con l’hashtag #legoclick e ha chiesto ai fan di condividere idee e recensioni sui prodotti.
L’idea di far dialogare creativi, appassionati e fan ha spostato il prodotto dal mondo bambini al mondo adulti, target che il marchio voleva includere da tempo, ha rafforzato la creazione di una community solida e ha trasformato i clienti in brand ambassadors per divulgare e rafforzare l’immagine del brand e, di conseguenza, l’uso del prodotto.
Lego non si è fermata e negli anni e soprattutto ha attuato strategie per includere ogni frangia del suo target, adulti e bambini. Ad oggi è disponibile online l’App LEGO Life dove i più piccoli possono prendere ispirazioni, condividere le costruzioni con gli altri membri dell’app e leggere le istruzioni interattive. Tutto è pensato e sviluppato per bambini, Lego ha anche inventato Captain Safety, un personaggio che spiega ai piccoli come usare l’app, condividere e commentare in modo sicuro.
In questo modo i bambini, principale target del marchio, si legano al brand, creano community scambiandosi le foto delle invenzioni e reperendo informazioni sulla fruizione del prodotto. Anche in questo caso la community e la condivisione rafforzano il brand.
Nel lontano 1998 Lego, supportato dalla MIT di Boston, ha lanciato dei robot costruiti di mattoncini, con parti meccaniche, comandabili a distanza; anche se il prodotto era stato pensato per i ragazzi ha avuto un enorme successo tra gli adulti: appassionati di Lego, meccanici, amanti della robotica hanno acquistato, modificato e personalizzato il robot divulgando i propri esperimenti.
Lego ha colto la palla al balzo, ha così creato una piattaforma invitando tutti a condividere le proprie invenzioni, modifiche e personalizzazioni diventando in questo modo accentratore di una community che aveva come punto in comune il prodotto.
Dopo molti anni il sito dedicato è ancora il punto di ritrovo dei fan, a dimostrazione che includere i consumatori e lasciargli libertà creativa e interpretativa sul prodotto ripaga dando grandi risultati in termini di fidelizzazione, community e brand reputation.
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