Naming aziendale: il nome del nostro brand, della nostra azienda, della nostra attività. Sceglierne uno efficace vuol dire trovare il modo di farsi ricordare immediatamente nello spazio di pochissime parole.
A volte ne basta una, altre ne servono due o tre: in ogni caso, ci sono tecniche e accorgimenti che aiutano a costruire come si deve il naming di un’impresa. In questo articolo vedremo meglio che cos’è un naming aziendale, perché è importante e come crearlo.
Quali sono le caratteristiche di un buon naming aziendale? Pensa ai brand che ricordi con più facilità e prova a riflettere su come sono costruiti. Facci caso: hanno più o meno tutti delle caratteristiche comuni.
La prima, e forse anche quella più immediatamente riconoscibile, è la brevità: un buon naming è breve, perché le parole brevi sono più facili da ricordare rispetto a quelle lunghe. In più, sono perfette per loghi, marchi e grafiche. Immagina ad esempio cosa succederebbe se invece dell’acronimo FIAT sulla carrozzeria della tua auto ci fosse scritto per intero Fabbrica Italiana Automobili Torino. L’esempio rende l’idea, giusto?
Per essere semplice da ricordare, un brand deve essere anche facile da pronunciare e comprensibile. Se il nome di un brand assomiglia a uno scioglilingua, le persone faranno fatica a ripeterlo: e un nome poco ripetuto difficilmente si fissa nella mente di chi lo sente.
La terza caratteristica di un naming aziendale efficace è la capacità di distinguersi. A volte capita che lo stesso nome appartenga a brand diversi: fortunatamente, di solito si tratta di aziende di settori differenti. Se però un’azienda ha lo stesso nome di un’altra, di ambito differente ma molto più conosciuta, si corre il rischio di essere confusi, oppure fagocitati. Trasferendo la situazione nel campo delle ricerche online, ad esempio, se gli utenti cercano il nome di un brand il primo ad apparire sarà quello più noto.
Dal momento che stiamo parlando di web, un’altra caratteristica fondamentale di un buon naming aziendale è la disponibilità. In altri termini, il fatto che il nome a cui stai pensando per la tua azienda non sia già “occupato” da qualcun’ altro. Due situazioni in cui questo elemento diventa particolarmente importante sono:
L’ultima caratteristica fondamentale è forse la più importante: il naming aziendale deve piacere ai clienti. Perché questo succeda, serve un mix di tutti gli elementi di cui abbiamo parlato. Una volta deciso il naming, l’idea migliore è quella di fare un test, proponendolo a potenziali clienti, persone che lavorano nell’ambito del marketing, dipendenti. Se funziona, saranno loro a dirtelo per primi.
Il naming è un elemento fondamentale per la comunicazione della tua azienda, anche in termini di digital branding. Non tutti i naming sono uguali, però: ce ne sono di diverso genere, ognuno con una funzione o un’impostazione costruttiva specifica. Se proviamo a classificarli secondo questa suddivisione, possiamo individuarne sette tipi:
Una panoramica veloce, che però ci fa entrare nei meccanismi operativi di studio e creazione del naming aziendale. E siamo sicuri che mentre scorrevi l’elenco ti sono venuti in mente moti altri esempi.
Ma esistono delle regole per creare un naming davvero efficace? Intendiamoci, non vogliamo limitare la creatività, ma proviamo comunque a darti qualche suggerimento utile.
Prima di lanciare un brainstorming interno con i tuoi collaboratori alla ricerca del nome perfetto, fermati a riflettere: qual è il messaggio che vuoi trasmettere? Il naming della tua azienda dovrà rispecchiare, anche solo per associazione di idee, suoni o elementi i valori del tuo brand e la tua specificità.
Ad esempio, scegliere un patronimico significa mettere in luce la storicità dell’azienda e l’esperienza di chi l’ha fondata. Un nome costruito associando più parole, invece, rimanda da subito al campo semantico della tua attività.
Un secondo aspetto da considerare è la concorrenza. Ricorda le caratteristiche fondamentali del naming aziendale di cui abbiamo parlato all’inizio e chiediti:
Ѐ arrivato il momento di dare sfogo alla creatività con un brainstorming: siediti ad un tavolo con il tuo team, spiega loro le tue considerazioni iniziali e invitali a suggerire tutti i nomi possibili. Non giudicare le proposte: lascia i partecipanti liberi di esprimersi, perché spesso il guizzo geniale arriva quando meno te lo aspetti.
Ora restringi il campo: considera i naming proposti alla luce dei criteri di valutazione di cui abbiamo parlato all’inizio e identifica i due o tre migliori. A questo punto, proponili al tuo gruppo di lavoro, magari coinvolgendo anche qualche cliente effettivo o potenziale.
Una volta individuato il naming aziendale giusto, inizia ad approfondire:
La vera cartina di tornasole, ovviamente, sarà la reazione del mercato quando il tuo brand verrà lanciato ufficialmente. Iniziare con il naming aziendale giusto, però, è un primo passo importante verso il successo.
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