Gli ultimi mesi hanno visto grandi cambiamenti in casa Google, prove e soluzioni per aggiornare l’aspetto della serp continuando a soddisfare gli utenti nella loro esperienza di ricerca.
Qualche mese fa Google aveva aggiornato il suo layout desktop rendendolo più simile all’aspetto della ricerca mobile; le proteste però non si sono fatte attendere, gli utenti contestano al grande G di aver reso i risultati a pagamento, ovvero gli Annunci, troppo simili ai risultati organici, rendendo più difficile e meno intuitiva la distinzione.
In molti hanno segnalato che la nuova interfaccia, e la poca distinzione tra risultati organici e sponsorizzati, potrebbe depistare e mettere in confusione gli utenti, spingendoli a fare azioni non del tutto consapevoli; in questo caso quella di cliccare su annunci piuttosto che su risultati organici.
Google aveva iniziato le modifiche strutturale nel 2019 spostando l’url sopra il titolo della pagina e aggiungendo la favicon visibile. Una modifica giustificata dal voler semplificare la user experience e aggiornare l’aspetto estetico del layout della serp, in questo modo, a detta di Google, si semplifica la reperibilità e la fruizione delle informazioni.
La modifica che ha fatto storcere il naso ai più è stata la scelta di eliminare la scritta “Annuncio” e sostituirla con la piccola scritta “Ad” che prende il posto della favicon presente nei risultati organici. In questo modo distinguere le pubblicità non è certamente immediato come prima né riconoscibile ad un primo sguardo veloce.
Nel tempo la visualizzazione degli annunci è cambiata parecchio: se inizialmente erano posizionati su uno sfondo di colore diverso e identificati da una scritta ben visibile, si è passati ad una visualizzazione che ha ridotto gradualmente la distinzione fino a giungere a quest’ultima soluzione che sembra il punto finale di un processo lineare.
La prima cosa visibile è il cambiamento dell’url, posizionato ora sopra il titolo di pagina e non più in colore verde ma uniformato, come era già nella versione mobile, al colore della meta description. La seconda rivoluzione è stata l’introduzione della favicon visibile affianco all’url che Google motiva come azione di brand awareness, per dare visibilità e importanza al marchio e al brand.
Se fino a pochi mesi fa eravamo abituati a vedere la scritta Annuncio in verde e dentro un riquadro, dunque ben visibile, ora dovremmo prestare più attenzione. Google l’aveva sostituita con la piccola icona “Ad” in nero affianco all’url, le polemiche non si sono fatte attendere e a fine gennaio è stato annunciato su Twitter un ulteriore aggiustamento dato che l’obiettivo è soddisfare l’utente.
Ad oggi la soluzione che Google ha scelto è stata quella di eliminate le favicon e scrivere per intero la parola “Annuncio” prima dell’url. Rimane evidente la volontà di uniforma l’aspetto della serp e dei risultati di ricerca, chissà se questa ultima versione soddisferà a pieno gli utenti, sicuramente soddisfa Google e gli investitori dato che in seguito alla modifiche il CTR (click through rate ) degli annunci è più che raddoppiato come comunica lo stesso Google.
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