È più che normale vedere molti utenti che visitano un sito web senza concludere la conversione o persone che riempiono il carrello di un e-commerce senza portare a termine l’acquisto. Raggiungere questi potenziali clienti e spingerli a concludere la conversione è possibile grazie al Remarketing.
Questa tecnica consiste nel mostrare pubblicità online finalizzata a colpire gli utenti basandosi sulle loro precedenti azioni nel web.
Dei molti utenti che visitano un sito solo un piccola percentuale conclude subito la conversione (che si tratti di un acquisto online, di lasciare il proprio contatto o altro); il remarketing serve per rintracciare e riportare sul nostro sito tutti gli altri utenti che, se pur dimostrati interessati, hanno abbandonato il carrello o il portale.
Tutto parte dai Cookie, in grado di immagazzinare dati usati dalle applicazioni web per tracciati i movimenti degli utenti online; i cookie sono utili per seguire gli utenti che hanno visitato il nostro sito e mostrare loro la nostra pubblicità quando navigano online su altri siti e motori di ricerca.
Nel momento in cui si crea una campagna pubblicitaria viene rilasciato un codice, detto pixel, da inserire nel proprio sito; questo codice registra tutti gli utenti che navigano nel sito e rilascia un cookie anonimo al browser utilizzato in quel momento dall’utente (Chrome, Safari, Firefox, ecc). Grazie a questi cookie, quando l’utente navigherà nel web gli verranno pubblicati i nostri annunci.
Il remarketing serve quindi per mostrare annunci mirati esclusivamente agli utenti che hanno visitato il nostro sito web.
L’obiettivo è quello di riportare le persone sul sito e spingerli a concludere la conversione. Potete affidarvi a Google Adword, il servizio Google, dedicato alle pubblicità display, ovvero proprio a questi annunci che compaiono su siti terzi.