Video sharing virale, youtuber in continuo aumento e la Seo che ora tiene conto anche della presenza dei video (come spieghiamo in questo articolo). Il mondo del web è cambiato e a guadagnare sempre più spazio e importanza è il formato video. Meno parole scritte e più immagini, audio e clip. Da dove arriva tutto questo successo dei video?
– Il video ha una fruizione immediata e meno faticosa rispetto alla lettura
– Permette interazione tra gli utenti e una facile condivisione
– Coinvolge l’utenza. Metterci la faccia, parlare e creare interazione produce legami e innesca un risvolto sociale. Appurato il crescente successo del video come mezzo comunicativo e di YouTube come piattaforma primaria di video sharing (l’appartenenza a Google è determinante per il suo successo), è decisamente utile lanciarsi nel mondo del video per comunicare i propri contenuti e il proprio brand.
Il vostro video viene valutato da YouTube in base al valore di ranking che gli ha affibbiato, proprio come fa Google con le pagine di un sito web (in questo articolo spieghiamo cos’è il page rank). Per fare in modo che il video esca tra i primi risultati proposti da YouTube nei risultati di ricerca bisogna conoscere i fattori di ranking del video per sapere dove e come concentrare gli sforzi per ottimizzare il video.
1. Durata di visione: è l’elemento primario valutato da YouTube e Google per definire il successo di un video; il tempo che gli utenti spendono guardando il vostro video/canale è più importante anche del numero generale delle visualizzazioni. Come fare?
– Pubblicare contenuti di qualità, possibilmente utili all’utente
– dare il massimo nei primi 10 secondi dei vostri video, fondamentale per catturare l’attenzione
– mantenere un buon ritmo durante i video, animandoli con l’editing e attraverso infografiche ed effetti.
2. Fidelizzazione dell’utente: YouTube premia non solo i video che vengono guardati più a lungo ma soprattutto quelli che invoglino a rimanere connessi alla piattaforma per guardarne altri. Come fare?
– Utilizzando alcuni stratagemmi come le end card: le cartoline finali che indicano altri video da guardare affini a quello concluso per tema, keywords o autore
– Creare playlist in cui raccogliete più video uno dopo l’altro facilitando così l’utente nella ricerca dei video correlati e proponendoglieli già in fila.
3. Seo: i testi da ottimizzare in chiave Seo non sono molti ma per questo è ancora più importante non trascurarli.Come fare?
Dedicate alcuni minuti ad inserire le keyword corrette nel title, metatitle e descrizione del video.
4. Freschezza del video: Un criterio valido per la buona indicizzazione è la recenza del video, i video recenti avranno più visibilità e verranno segnalati da YouTube con la scritta “nuovo” per le prime 48 ore. La novità e la vicinanza ai temi di attualità del momento incidono molto sulle proposte di YouTube nel momento di una ricerca. Come fare? Possibilmente pubblicate spesso video in linea con le novità del momento mescolate alla promozione del vostro brand o blog.
5. Condivisione e interazione: come già detto il numero in sé di visualizzazioni non incide molto sull’indice di ranking; diverso invece per l’interazione creata da un video: la quantità di mi piace ricevuti, i commenti e soprattutto le condivisioni su altre piattaforme e social networks. Come fare? Condividete il video il più possibile e facilitate la condivisione anche da parte degli utenti inserendo le icone per la condivisione immediata. Chiedete ai vostri utenti se sono rimasti soddisfatti invitandoli a commentare e sottoporvi domande.
Avete già fatto un video aziendale per far conoscere il vostro brand online? Condividete la vostra esperienza qui sotto o contattate i nostri videomaker per una consulenza!